Juventus: allarmi Koopmeiners e l’enigma McKennie…
A Torino si respira l’aria di una avventura leggendaria in stile Indiana Jones, con una Juventus che si prepara a scalare il tempio del successo calpestando mattoncini bianconeri come fossero Lego sparsi sul pavimento. È un conto alla rovescia, una danza di preparazioni e di scoperte manco fossero sull’Arca della Champions perduta, con la trappola Udinese schivata abilmente da veri ninja del calcio.
E mentre Yildiz si destreggia tra situazioni spinose come un giocoliere con bicchieri di cristallo, Gonzalez entra in scena come un supereroe Marvel con il suo contributo finale e determinante. Cambiaso, invece, non si limita a camminare, ma spicca un salto da canguro verso il week-end. Sembra quasi di vedere il classico film hollywoodiano in cui Tudor, il nostro regista dalla giacca sgualcita, prepara i suoi attori per un epico ultimo atto degno di un Oscar.
Dunque, con l’ultima scena che prende vita nei pensieri dei ragazzi juventini, l’imperativo è chiaro: non bisogna avere paura. Anzi, bisognerebbe urlarlo come in uno stadio colmo di fan adoranti: «Pensa solo alla vittoria!». Una frase che potrebbe suonare come un cliché da poster motivazionale, ma in uno spogliatoio pieno di giovani, è come il cioccolato: per alcuni una tentazione, per altri una forza irresistibile.