Il Mr. Croato Predica Senza Riposo…
TORINO – Tutti col pigiama indosso pronti a schiacciare un pisolino? Non per il comandante Igor Tudor! In quella che sembra una scena da film di azione, ignora la parola ‘riposo’ come Batman ignora il cappuccino alla menta. La squadra della Juve ha gli occhi sgranati, mentre il loro mister, guidato dalla tensione di un caffè doppio, ribadisce che la strada verso la gloria è irta e piena di ostacoli. E chi si ferma è perduto!
Durante il meeting di ieri al castello di Continassa, mentre i gabbiani volavano in cielo e gli scoiattoli facevano le flessioni, Tudor, con la grazia di un leone che ha appena assaggiato il caffè torinese, ha esaltato tutti i naviganti bianconeri: «Bene i tre punti, ma remiamo insieme, amici miei, verso l’isola del tesoro!». Subentra il tema dei cambi e il croato si trasforma in un direttore d’orchestra un po’ impaziente, chiedendo alla sua sinfonia di calciatori di suonare alla stessa nota, chi con il triangolo chi con la tromba.
E sabato sera, davanti alle telecamere, Tudor non le manda a dire, quasi fosse una rock star sul palco: «Oh carissimi, i cambi non mi sono piaciuti. Sembra che qualcuno sia venuto a teatro a fare il comparsa!». Insistendo sul concetto di gruppo unito e compatto infatti, dare del ‘subentrato’ a un calciatore di Tudor equivale a dire che le ciambelle non hanno il buco: impossibile, ragazzi, impossibile! Tutti a terra, almeno finché la missione juventina non sarà completata!