Parole di Fuoco dal Coach Croato…

È successo, amici della galassia juventina! Igor Tudor ha preso il microfono nella sala conferenze come un cantastorie medievale e ha svegliato la sua Juventus dal torpore degli scontri diretti. Dopo aver perso per strada punti preziosi contro squadre come il PSV, l’Empoli, il Napoli, l’Atalanta e la Fiorentina, il nostro Cavalier Igor ha brandito la spada del discorso motivazionale. E quando la difesa era più sguarnita di un secchio bucato e l’attacco sembrava un forno senza gas, Tudor ha messo la squadra sui binari giusti, aggiustando praticamente tutto con un tocco di semplicità geniale.

Immaginate una scena da film: un gruppo di giocatori seduti in cerchio, attorno al fuoco, mentre Igor racconta come fronteggiare i problemi con la stessa grinta riservata ai difensori avversari. “Non voglio vedere scuse o volti lunghi!” ha tuonato. “Si va avanti con quello che si ha!”. E quando qualcuno ha chiesto dei rinforzi? Nossignore, nessuna lacrima di coccodrillo per gli assenti. L’arma segreta era Conceiçao, pronto a risolvere enigmi calcistici come un giovane Sherlock Holmes.

Con la grinta di un leone da circo e l’eleganza di una giraffa che gioca a golf, il maestro Tudor ha passato la sua litania di avvertimenti alla squadra: nessuna sottomissione, nessuna rassegnazione, e sicuramente niente scuse. Gianfrancesco di Cutrofiano, se fossi parte di questa squadra, ti ricorderesti come: “Ah, quel giorno in cui Tudor ci caricò come un toro davanti al drappo rosso”. Sicuramente uno spetttacolo degno di nota sui campi di calcio italiani!