Dai sogni di juventinità al trionfo viola…
Signore e signori, allacciate le cinture perché Pepito Rossi ha sparlato dei retroscena delle soap calcistiche italiane nella sua ultima intervista. Durante il suo *Ciao Calcio Tour* al Franchi, sembrava un supereroe che si concede una meritata siesta dopo anni di salvataggi. Sì, ha giocato con i Manchester United, Villarreal e Fiorentina, ma il suo segreto è che stava per diventare l’Adelino Del Piero della Juventus! Solo che Prandelli, come uno chef distratto alle prese con una carbonara, ha rovesciato il tutto.
E poi c’è la saga degli infortuni. Immaginate Rossi, come un eroe da cartone animato, intrappolato per 1000 giorni in un castello fatto di tutori e cerotti adesivi. Nonostante tutto, è riuscito a scalare la montagna nera psicologica puntando gli obiettivi giornalieri alti quanto la Torre di Pisa. Ha mormorato a RadioTV Serie A: *Quei momenti! Sembra il mondo che ti piomba addosso come un pallone da calcetto in un torneo estivo, ma impari a non farci caso e miri alla porta a testa alta!*
Un elogio anche a due Magi del calcio, Daniele Pradè e suo papà, che hanno guidato Pepito come Gandalf e Obi-Wan Kenobi. Pradè, con il suo invito alla Big Apple, ha firmato un’alleanza degna di Star Wars. E quel biglietto del papà? Per Rossi è come il manuale segreto di un ninja, spiegando che con i fondamentali giusti, anche il pallone sa prendere il volo come un drone nei cieli del campionato.