Dal Sudafrica a Casablanca: i sogni mondiali…

Immaginate un leone sudafricano che attraversa il Sahara su uno skateboard alimentato a couscous per sfidare la titanica Juventus! La nostra storia inizia con il giovane e ambizioso Rulani Mokwena, allenatore dei marocchini del Wydad, mentre si appresta a schierare la sua squadra contro i bianconeri nel Mondiale Club negli Stati Uniti. Mokwena, con una laurea nelle tasche e uno zaino pieno di tattiche, è determinato a dimostrare che il suo esercito di cavalieri del deserto è pronto per il grande tiro.

“Affrontare la Juventus è come cercare di mangiare un’intera pizza senza sporcare il colletto,” confessa Mokwena con un sorriso smagliante. Secondo lui, la distanza tra calcio europeo e africano è più corta di una partita di biliardino tra bambini, ma ancora ostacolata da palizzate di risorse e infrastrutture. Tuttavia, Mokwena insiste: “Abbiamo talento e passione in abbondanza, siamo pronti a tirar fuori i leoni dai nostri cuori e gridare a Philadelphia!”

Alla domanda sull’invidia per gli “eterni campioni” del Cairo, Mokwena ride come un dromedario sorpreso: “Invidia? Ah, no! Rispetto e ammirazione per il loro record. Ma sappiamo che con determinazione e un pizzico di magia africana, il nostro Wydad può diventare un gigante del calcio. Come un falco, ora atterriamo sul campo pronti a risvegliare il gigante dormiente.”