Il dietro le quinte col nuovo dt dei bianconeri…
A Herzogenaurach, il tramonto ha regalato alla Juventus una scena degna da film di azione: mentre François Modesto discuteva fitto fitto con Igor Tudor, sembravano due astronauti che pianificano lo sbarco su Marte. Si parlano come due vecchi amici che cercano di destreggiarsi tra calciatori giovani e speranze altrettanto fuori orbita. Modesto, originario dalla patria del formaggio, è stato scelto da Comolli non solo per la sua esperienza, ma anche per essere il vero uomo ombra di Tudor in questo nuovo capitolo bianconero.
Il direttore tecnico, nonostante il glamour di Torino, rimane umile e presente sul campo, proprio come un panettiere che non sbaglia mai il croissant. La chiamata della Juve? Per Modesto, è stata veloce come un treno ad alta velocità, e, insomma, chi direbbe di no alla Vecchia Signora? Con Chiellini e Comolli, Modesto forma una triade che sembra avere sempre un asso da giocare, sì, persino quando si tratta di Kolo Muani. La fiducia è la parola d’ordine, forse emblematica tanto quanto il logo della loro amata squadra.