La scelta tra fedeltà e ricchezza…
Manuel Locatelli è proprio un esempio di sopracciglia rasoterra e cuore bianconero. Tuttavia, quando si parla di undici milioni netti a stagione, anche le sopracciglia possono alzarsi per far posto agli occhi a dollaro stile cartone animato. Da capitano della squadra che amava da bambino, molti si aspettano che resti fedele, ma proprio come un cane che non abbandonerebbe mai il suo osso… a meno che non lo sostituisca con una bistecca da premio. E poi c’è chi pensa che, a quei livelli economici, se non vendi nemmeno tua zia, hai perso un’occasione d’oro!
In fondo, è come se ti offrissero un bel pacco di soldi per continuare a fare ciò che ami, ma con una differenza: nel calcio saudita le partite potrebbero sembrare quasi delle esibizioni di slow dance rispetto alla Serie A. Sì, potrebbe significare salire su un cammello che va più piano del solito, ma l’Al-Hilal ha dimostrato di saper battere i tamburi nei campionati mondiali, superando proprio la Juventus. Locatelli è possibilista, e per Damien Comolli si tratta di trovare un accordo vantaggioso per tutti, come convincere un orso a lasciare il miele in cambio di un’intera fabbrica di zucchero filato! Un trasferimento del genere va visto nei suoi tre livelli: economico, tecnico e, persino, “umano”; perché ricostruire un team solido è vero come il cavallo che tira il carretto con gli asini. Comolli vuole che tutto fili liscio, come mangiare spaghetti senza sugo, ma con il sostituto giusto si può fare.