La dirigenza bianconera tra riciclo e saggezza…
Nella galassia calcistica bianconera, ieri si è assistito a una partita che sembrava un recital di lumache ballerine. Ritmi lenti, pubblico zero e giocatori appesantiti come nonne a Natale. Ma ecco Gleison Bremer, il supereroe brasiliano che prova a risollevare una formazione che cerca disperatamente un’identità! La sua presenza equivale a un mostrillo di cioccolata in un grande uovo di Pasqua: una sorpresa che fa gola alla nuova Juve. È poco, soprattutto se si pensa che accanto a lui ci sono Jonathan David, con una precisione da tiratore scelto, e Joao Mario, l’esterno della domenica. Poco, sì, ma con quei due c’è di che leccarsi i baffi… o forse solo un dito.
E mentre i bianconeri arrancano nel mercato come una comitiva di pellegrini con le scarpe slacciate, mister Tudor diventa il re del riciclo. I suoi metodi potrebbero essere la nuova danza del mercato: tutto quello che si può riutilizzare, da Bremer a Koopmeiners – che si spera torni quello dell’Atalanta, e non solo una sua ombra. Il rischio, dice l’uomo in panchina, è quello di vendere un simpatico gattino per un ritroso bassotto. Meglio tenersi le fusa di Bremer, insomma!
Ma la strategia di sgomitare con Improvvisazione F.C. ha il suo costo: bisogna puntare sui veri campioni, non sui brocchi! Altrimenti, questa Juve rischia di diventare un grande circo di clown. E mentre i buffi dirigenti arricciano il naso al pensiero di altre ‘mezze figure’, il popolo juventino smania per un colpo da maestro, un colpo che faccia la differenza tra gatti e cani… o almeno tra gol e traverse!