Scelte critiche e funerali a sorpresa…
In quel di Continassa, le emozioni volano alte come un pallone che sfugge al controllo di un difensore distratto. Tudor si ritrova in un labirinto di diffidati, cercando disperatamente una via d’uscita come Indiana Jones con le sue avventure rocambolesche: Weah, Cambiaso e Thuram sono i tre moschettieri in bilico che rischiano di ritrovarsi congelati in tribuna al prossimo giro. La minaccia del Bologna è reale come un rigore a favore che non arriva mai, e la Champions si allontana come un miraggio nel deserto. Thuram è più insostituibile del Wi-Fi in casa, mentre per Weah, Tudor ha già il piano B pronto nel cassetto della scrivania polverosa.
Ma non finisce qui! Come se non bastasse, il giorno prima della sfida non ci sarà la solita zuffa di microfoni: Tudor scarta l’intervista pre-gara più rapido di un contropiede, per una causa nobile quanto inaspettata. Difatti, le ombre si allungano a Roma per i funerali di Papa Francesco, trasformando la giornata in un’interruzione solenne del ritmo calcistico. La Juventus si allenerà in silenzio, l’atmosfera un po’ malinconica ma sempre focalizzata come un laser su quel vicino obiettivo: il Monza.
E che dire degli esterni? Nico Gonzalez e McKennie saltellano come lepri pronte a spiazzare ogni difesa, mentre Cambiaso riflette sulle sue scelte passate come un detective in un noir anni ’50 con un bicchiere di whiskey in mano. Anche i dettagli più minuti, come le stringhe degli scarpini, potrebbero decidere le sorti di questa strana, pazza sfida tra la Juventus e un Monza che sogna il colpaccio. I tifosi bianconeri si preparano a tutto, da una prestazione dei tre moschettieri a un’interessante scoperta su chi rimpiazzerà l’eventuale assente. La partita è ancora tutta da giocare, e chi ci capisce qualcosa è bravo davvero!