Quando la panchina diventa un’altalena!…
E bhè, signore e signori, allacciate le cinture perché sulla giostra Juventus c’è posto per tutti, tranne che per gli annoiati! È stato un tour de force da montagne russe degno di Gardaland: Thiago Motta sparato fuori dal cannone, un’alluvione di chiacchiere, e Igor Tudor che scende dal cielo come un supereroe che ha smarrito le braghe della tuta! In un episodio che Stephen King in persona non avrebbe saputo sceneggiare meglio, Fabio Caressa su Sky ha preso a raccontare tutta la saga, spiegando perché la colpa non è solo di Motta, ma di chi l’ha scelto. Tipo scegliere un’avventura con una mummia a fianco senza sapere che di notte prende vita!
E ora che il tornado Tudor ha toccato terra, lo spettacolo è assicurato. Tudor, l’uomo dai mille misteri che da Verona a Lazio riempie la cronaca da prima pagina, era la seconda scelta, mica bruscolini. Pare che la Juve avesse tentato il colpaccio con Mancini, ma il patto saltò come un sugo senza coperchio. Una sorta di spalmacarote, contratto di 4 mesi, un’operazione chirurgica che prevedeva il rinnovo in caso di miracolo Champions! “No, grazie”, disse il fato.
Dall’altra parte c’è Bucciantini che suona la tromba del risveglio dicendo che l’esonero di Thiago Motta è come un cupcake senza sprinkles: un fiasco glamour! Forse Andrea Pirlo ci mancherà come un temporale in pieno Ferragosto. Ma con Tudor a bordo, che conosce bene il DNA dei bianconeri, ci si aspetta fuochi d’artificio in campo. E chissà, magari vedremo un’altra Napoli-Juve 7-7! Siete pronti per questa folle corsa? Strapponi il biglietto e via al teatrino del calcio!