Chico sfreccia, Vlahovic tace, David scalpita!…

Nel palcoscenico calcistico di Continassa, dove di solito rotolano palloni come fossero pezzi di sushi su un nastro trasportatore, la Juventus si è schierata per una prima uscita stagionale degna di un festival di fuochi d’artificio, ma senza i botti. Con Igor Tudor a orchestrare il tutto come un Deejay in una discoteca per fenicotteri, la sfida ha visto tanta vernice fresca e una lavagna di progetti alla moda. Il 2-2 contro la Reggiana, più che un pareggio, è stato un rebus in rima baciata da risolvere con pillole di caffè e un sorriso ironico.

Chico Conceicao si è materializzato in campo come un supereroe Disney dimenticato nei laboratori Pixar, dimostrando che Torino non può fare a meno della sua verve da attaccabrighe poetico. Vlahovic invece, ha segnato con la stessa convinzione di un pesce rosso in un acquario senza alghe, lasciando in molti la sensazione che il suo capitolo Juventus stia scrivendo la parola ‘fine’ con un tratto di matita spezzata.

Sul fronte del mistero calcistico, Jonathan David è stato l’altro attore della saga bianconera, con una prestazione che sembra promettere sequel e spin-off nella forma di tagli in profondità e movimenti tanto fluidi quanto le onde del mare. Mentre il gol ha recitato il ruolo della diva capricciosa che non appare mai sul palco. Solo Edoardo Motta, boldo come il gatto di casa, ha risposto da par suo. Bremer intanto, ridotto a un puzzle di sicurezza e verticalismi, ha guidato una difesa che, accoppiata a Kalulu, sembrava uno di quei vecchi film in bianco e nero: intrigante, ma incline agli errori di continuità. Insomma, l’estate è appena iniziata e il cantiere Juve sembra più un’impresa edilizia con idee chiare che pianificatori confusi!