L’arte zen di Igor Tudor: vincere senza palla…
A Torino sembra che abbiano scoperto l’equivalente calcistico dell’alchimia: trasformare il niente in oro! Igor Tudor, il nuovo guru dei bianconeri, ha preso il posto di Thiago Motta e ha deciso di sfidare le leggi del possesso palla. E mentre Motta tentava di ricreare la versione calcistica di un concerto sinfonico, Tudor ha preferito il punk rock: pochi accordi e molta energia.
In un interessante cambio di rotta, la Juve targata Tudor ha abbandonato le lunghe sessioni di yoga calcistico per abbracciare uno stile più zen. I numeri non mentono: dal 63% di possesso palla contro la Fiorentina, una sinfonia che si è conclusa con una sconfitta per 3-0, a un modesto 49% nel confronto contro il Genoa, che si è trasformato in una vittoria. Sarà forse che il bel gioco stava distraendo i giocatori dalla porta avversaria?
E così, mentre le squadre avversarie finiscono per rincorrere ombre e statistiche, Tudor e i suoi ragazzi si concentrano sull’essenziale: trovare il gol con la stessa eleganza di un ninja che attraversa una stanza buia! E ora, i bianconeri si preparano a seminare il caos nella Capitale, pronta a vedere il nuovo spettacolo d’improvvisazione calcistica sotto il cielo romano.