Dietro le quinte della mancata firma…
Perché la Juventus ha mancato l’appuntamento con Kolo Muani? Lui stesso se lo chiede, sorpreso tanto quanto un cavallo da corsa fermato per mangiare gelato. Ha passato l’estate resistendo alle lusinghe di altri club e come chi meglio aspetta è meglio servito, si aspettava la promessa di un posto a Torino. All’ultimo minuto, però, la Juve ha preferito il fascino di Openda, e Kolo è rimasto di nuovo solo, con il capo d’azienda che insiste che “tocca a te pagare il caffè!”. Per fortuna un cerino chiamato Tottenham aveva ancora luce per lui.
Dall’altra parte, il Paris Saint-Germain sembrava difendere Kolo come se fosse un raro modello d’astronave giocattolo da collezione. Non avrebbero mai prestato il giocatore senza impegno d’acquisto, tranne poi, in un colpo di scena degno di un episodio di una soap opera, cederlo al Tottenham in prestito. La Juventus, tirando calci ai propri costi come un ninja esperto, non ha voluto accettare la domanda d’ingaggio di Kolo, pari a 9 milioni. Forse avrebbero trovato più facile infilarsi in una tuta da astronauta per leggersi le proprie spese. Così, l’estate dei sogni di Kolo si è trasformata in quella di Openda, pronto a imbucarsi al party dell’élite calcistica.