Un mercato tra l’incudine e il martello bianconero…

La Juventus sta vivendo un mercato che più fermo di così lo trovi solo in un ingorgo sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Con il nome altisonante di Jonathan David che brilla solitario come stella polare in un cielo di costellazioni appese, la Vecchia Signora cerca di pescare il jolly tra giovani promesse e mercato straniero. Ma occhio, perché con Comolli al timone le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo, pronte a saltar fuori come un coniglio da un cilindro! Weah e Mbangula stanno già scaldando i motori per partire, mentre Sancho è lì che cerca di rintracciare il binocolo per vedere se la maglia bianconera gli sta a pennello.

Ma la signora in bianco e nero cerca a tutta forza un esterno che possa ballare da una fascia all’altra come se fosse la pista di ballo di una festa in spiaggia! Marco Palestra, prodotto freschissimo dell’Atalanta, è l’oggetto del desiderio, anche se la Dea lo vende caro come la pizza di un ristorante esclusivo. Il prezzo però ha fatto venire il singhiozzo ai dirigenti della Juve, i quali sperano di trovarsi uno sconto su una delle bancarelle del mercato di Porta Portese.

Tra uscite e arrivi, la Juventus si trova immersa nelle acque agitate del calciomercato. Filip Kostic è il novello Ulisse tentato dalle sirene greche dell’Olympiacos ma saldamente ancorato alla sua nave in bianconero. Vuole convincere Tudor a farlo restare come un vice Cambiaso. Un vero mercato metro Joker, con una squadra incerta che cerca di tessere le sue trame attorno al Globo… pardon, al Campionato Italiano di Serie A!