Zambrotta: Motta? Una questione di fiducia e spogliatoio …

La Juve sta vivendo una situazione complicata, e non parliamo di una gita al luna park! Al contrario, siamo nel bel mezzo di una tempesta di dubbi e perplessità. Parla anche Gianluca Zambrotta, celebre per le sue curve in campo e, a quanto pare, anche nei suoi discorsi. “All’inizio c’era l’entusiasmo di un bambino in un negozio di giocattoli, poi… boh!”, dice l’ex bianconero. “Motta deve restare fino a fine stagione, almeno quelli che gli stanno intorno capiranno se è un genio nascosto o solo un mister simpatia.”

Zambrotta riflette su una società in tumulto: dagli obiettivi in stile maratoneta ai problemi che, invece, assomigliano più a un arrampicatore principiante. Ecco la sua ricetta per il successo: “Un summit tra società e staff! Niente popcorn, solo decisioni vere! Se la Juve vuole tornare in Champions, e non solo per l’adesivo da attaccare al frigo, deve ritrovare serietà e calma zen.”

Prosegue affrontando il clima rovente negli spogliatoi: “Un ambiente tranquillo è come una coperta di lana durante l’inverno. E se i tifosi iniziano a fischiare, capisci subito che non è per il balletto che hai fatto al campo. La serenità è d’obbligo per giocatori e allenatore, altrimenti il campo diventa un ring!” Questa Juve dovrà davvero fare un doppio dribbling tra problemi interni ed esterni. Ce la farà? Staremo a vedere!