Thiago Motta e la Juventus: una scommessa persa…

Ebbene sì, la Juventus ha fatto un altro scivolone, e stavolta non c’erano banane sul campo. Esame dopo esame, la squadra targata Thiago Motta dimostra di essere allergica ai big match. Prima il Milan in Supercoppa, poi il PSV in Champions e ora, ciliegina sulla torta, l’Atalanta ha messo la sua firma sulla lavagna delle sberle prese allo Stadium. Servivano giusto un briciolo di orgoglio e tre punti per riabilitare una stagione da incubo, ma niente da fare: si schianta la navicella Juve.

Il lancio estivo del progetto giovani si è trasformato in un naufragio. Un po’ come partire per una crociera con una zattera bucata. Scartare la vecchia guardia per lasciare il timone a giovani marinai e un capitano senza l’occhio di lince della navigazione? Forse è stata un’idea da “giovani matti”. Il quarto posto al massimo rattopperà i conti, non certo la reputazione. Danilo è stato spedito via, ma il povero Thiago ha scoperto troppo tardi che senza l’esperienza, la maglia bianconera pesa più di un’ancora.

In mezzo a tutto ciò, Motta sta cercando di ottenere la patente di allenatore, purtroppo con una Ferrari che guida come se fosse la sua prima Panda. Collezionare più botte in campo che successi dimostra, caro Juve, che l’esperienza ce la si guadagna sul campo, non al supermercato. Osa, Motta, osa… ma magari con una macchina meno costosa la prossima volta!