40 anni dopo, la Juve tra ricordi e riflessioni…

Immaginatevi una partita di calcio che, invece di essere fonte di urla di gioia e strepitii da stadio, diventa, ahimè, un vecchio film horror in cui il pallone è scivolato nel dimenticatoio! Esattamente 40 anni sono passati dall’oscura notte dell’Heysel, quando, durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 anime persero la loro sfida con il destino. Quella sera, lo stadio di Bruxelles si tramutò in una pentola a pressione di caos; ricordi che lasciano un retrogusto più amaro di un caffè dimenticato sul fuoco.

In una maratona di commemorazioni che farebbe impallidire anche le migliori soap opera turche, la Juventus ha deciso di rendere omaggio a quella serata surreale con l’inaugurazione dell’opera ‘Verso Altrove’. Nemmeno il miglior giallo di Agatha Christie potrà mai spiegare una così assurda perdita di senso in quella che doveva essere una notte di festa. Tra qualche lacrima, tanti ricordi e un soffice velo di malinconia, i tifosi bianconeri si stringono attorno a una ferita che, 40 anni dopo, brucia ancora come se fosse stata ieri.

Alla cerimonia all’insegna della riflessione e del ricordo, hanno partecipato tutti i pezzi grossi della Juve: da Elkann, che si è unito con il suo spirito imprenditoriale, ad icone come Chiellini, che si sarebbero sentiti più a loro agio in campo che in un evento mondano. La vista di tanti personaggi celebri nello stesso luogo ha dato vita a una costellazione calcistica che avrebbe potuto illuminare persino un cielo nuvoloso di Torino. Anche il sindaco e altri volti noti del calcio hanno voluto rendere omaggio, ricordando a tutti noi che il calcio non è solo gioco, ma anche memoria eterna.