Centro sportivo bianconero, nuovi movimenti…
Ieri, Douglas Luiz ha salutato l’aeroporto di Caselle con un “Arrivederci e grazie” che potrebbe far concorrenza ai film di Sergio Leone, diretto a Nottingham per una reunion con la Premier League. Un anno fa, Douglas era arrivato per trasformare il centrocampo della Juve, ma ha ottenuto risultati che nemmeno Houdini avrebbe saputo spiegare. Nonostante i suoi sforzi pre-stagionali, la sua permanenza è diventata un incidente degno di un racconto comico. Così, mentre Douglas lasciava la città, la Juve masticava dubbi invece di pensare a un sostituto miracoloso.
Nel frattempo, i telefoni di O’Riley sono diventati un desertico paesaggio lunare, senza neanche una chiamata in vista da Torino. Il calciatore resta a Brighton, con la valigia vuota e il panorama marittimo ben saldo oltre la finestra. E se le quotazioni di O’Riley calano più di un maglioncino in lavatrice, i riflettori non si accendono nemmeno per Hjulmand, Kessie o altri. Tra i ranghi, la Juve punta sui veterani come Locatelli e Thuram, lasciando Koopmeiners a inventarsi spazi a metà campo come uno scultore al suo primo tentativo con il marmo. Arthur, invece, saluta con un biglietto di ritorno casa, pronto a inaugurare le sue vacanze in patria.