Il debutto esilarante di Joao Mario tra bianconeri e paragoni illustri…

INVIATO A HERZOGENAURACH – Joao Mario, l’uomo che ha il sorriso di un alpaca in vacanza, ha fatto il suo ingresso trionfale alla Juventus con piĂą modestia di uno studente che nasconde il suo talento. Dal centro di Herzogenaurach, senza fanfare ma con tanto stile, ha dichiarato che non era proprio possibile dire di no alla Vecchia Signora. Stiamo parlando di un’operazione paragonabile al trasferimento di una superstar da un talent show, con tanto di scambio di cartellini come in un gioco di figurine tra il Porto e la Juventus, in attesa che Weah faccia i bagagli verso Marsiglia.

Con un entusiasmo che potrebbe rivaleggiare con un bambino al luna park, Joao Mario ha confessato con tutto l’orgoglio di un pavone che contempla il suo riflesso: “Essere qui è giĂ  una vittoria. I ragazzi e lo staff mi hanno accolto come un cagnolino in cerca di coccole.” Igor Tudor, mentore di battaglie calcistiche, può ora vantarsi di avere un’arma segreta sulla destra, pronta a sfidare le intemperie del campo bianconero, soprattutto quando Savona e Nico Gonzalez giocano a fare gli opposti.

Nel backstage del calcio, a mettere tutti d’accordo è il gruppo meraviglia di campioni che offre consigli a Joao come biscotti della fortuna. Da bambino, Joao si ispirava a Cristiano Ronaldo come un aspirante chef con Gordon Ramsay, mentre oggi guarda a Cancelo come modello ideale, imitando lo stile di un terzino che sa attaccare meglio di uno compasso in maniche di camicia. E così inizia il suo viaggio, con quel pizzico di magia che solo il calcio e un po’ di follia saprebbero regalare.