Tudor, la mentalità Juve e gli insegnamenti di Lippi…

Eh sì, signore e signori, Igor Tudor ritorna alla Juventus come un cavaliere non proprio dall’armatura splendente, ma sicuramente col cuore bianconero. Presentandosi in conferenza stampa, il nostro Igor ha deciso di ricordare i bei vecchi tempi, quando indossava le maglie e le giacche da vice allenatore con lo stesso entusiasmo con cui un bimbo indossava il suo mantello da supereroe: insomma, il DNA Juve sembra essere inciso nel suo codice genetico ormai.

Il nostro eroe croato, durante il suo chiacchiericcio stampa, ha sfilato una serie di aneddoti sui suoi maestri del passato. Ha scherzato sulla sua collezione di allenatori formidabili che vanno da Lippi a Capello, dicendo che forse avranno vinto qualche partita qua e là, giusto per non annoiarsi! Per Igor, quegli anni sono stati una vera scuola di vita – anche senza libri di testo ma con tanti drammi calcistici che nemmeno Shakespeare!

Il buon Lippi, in particolare, ha lasciato un segno indelebile nel cuore del nostro Igor. Con il suo modo di allenare e comunicare, per Tudor è stato un po’ come il nonno che ti insegna a cucinare con amore (solo che invece di cucinare, si trattava di creare leggende del calcio!). Ah, che tempi gloriosi da ricordare!