Maifredi: “Thiago non aveva uno spogliatoio divino”…

MILANO – Cosa succede quando un allenatore si crede una divinità e atterra nel tempio bianconero? Ce lo spiega Gigi Maifredi, che, chiacchierando con “Libero”, analizza l’improvvisa dipartita di Thiago Motta dalla panchina della Juventus. Secondo l’esperto Gigi, Motta si è catapultato a Torino convinto di essere Zeus, ma ha finito per scoprire che la sua squadra non era proprio l’Olimpo.

Racconta Maifredi che il povero Thiago ha sbattuto il muso contro lo spogliatoio: pensava fosse come a Bologna. Gigi, con un sorriso nostalgico, ricorda i suoi giorni bianconeri: “Io e Thiago? Stessa storia, stesso errore, diverse conclusioni”. Qui Giuntoli, con funzioni da super direttore, ha dato una mano a far sprofondare il nostro ex compagno di cielo, lasciandolo disperato tra nuvole di debolezze tattiche.

Maifredi ricorda che già negli anni ’90 incontrò ostacoli insormontabili, con i suoi sogni infranti in quel drammatico viaggio a Genova. Anche allora le aspettative divine si scontrarono con una realtà terrena non proprio mistica. Quindi, cari amici juventini, mentre sogniamo Guardiola, ricordiamoci che anche i titani hanno bisogno di un manager degno… magari un certo Moggi!