Giovanni, Igor e Cristiano: una riunione a tre stelle…

Mentre la Juventus si è trasformata in una macchina da gol degna di un gioco d’azzardo, John Elkann si è concesso una passeggiata negli spogliatoi, come un turista in un museo d’arte moderna. Saluti e abbracci sono volati a Tudor e Giuntoli come se fossero vecchi amici ritrovati in un bar di periferia, e con un sorriso da vincitore, Elkann ha spronato i suoi ad accumulare successi come si fa con le figurine Panini. Ma occhio: per il prossimo match già tiene pronta l’alibi, avvisando che mentre la Juve se la vedrà con la Roma lui starà spassandosela in terre lontane con motivazioni di lavoro. Ah, quanto è dura la vita del magnate!

Nonostante Elkann debba risolvere misteriosi affari internazionali, la Exor, con la Juventus in prima fila, sembra più attenta che mai. La Juventus, sebbene sia solo una piccola percentuale nel portafoglio Exor, condivide l’amore dei motori insieme alla Ferrari, dimostrando che anche i giganti hanno un debole per il calcio. Insomma, quando la Vecchia Signora chiama, la famiglia Agnelli risponde a suon di euri e mozzi affari, ricordando che essere nella juve è un po’ come essere al tappeto rosso di Hollywood.

Nel frattempo, i proprietari di Tether fanno il loro ingresso in scena con una nonchalance degna di un cameo in un film di James Bond. Non che la Exor sia rimasta particolarmente colpita da questa intrusione, ma i milioni verso la Juve piovono comunque come confetti a un matrimonio. Così, in questo scenario da soap opera calcistica, il cambio in panchina è stato sovvenzionato come una corsa sfrenata a un’asta di opere d’arte, dimostrando che quando si tratta di Juventus, i conti tornano sempre. Stay tuned, amanti del calcio!