Perinetti racconta del suo pupillo…
Era il 2005 quando un giovane dal capello impettinato, Antonio Conte, stava per approdare alla Juve Primavera, ma Perinetti, con l’occhio di falco di chi scova talenti come cercatori d’oro nel Klondike, gli cambiò il destino. Senza neanche il tempo di un caffè, Conte si ritrovò al fianco di De Canio nel Siena, come se fosse un apprendista stregone che prende le redini della Scuola di Magia e Calcio. Durante le sedute la bacchetta passava spesso nelle sue mani, dando spettacolo di giochi tattici e idee d’oro!
Nel 2007, dopo un derby che sembrava un film horror, Perinetti si mise alla cabina di regia per Bari. Col coraggio di chi sfodera un panino al salame in sala vegana, propose Antonio, il leccese più audace nel cuore della rivale città. “Un’idea che cambierà la storia!”, annunciò, e in effetti la pellicola del calcio barese vide Conte ergersi come un eroe di Marvel, salvando la squadra dal baratro e riportandola in Serie A!
Con l’estate del 2010 caldissima come mai, il duo imbattibile si tenne per mano e ritornò a Siena. Sembrava di affrontare draghi come Torino e Atalanta, ma con Conte in versione Super Sayan, la promozione era assicurata. Quel famoso “Gufi state a casa!” riecheggia ancora oggi come lo slogan di una battaglia leggendaria sui campi social, rimanendo un meme che spopola più delle foto di gattini!