Il fumetto della squadra bianconera…
Scena iniziale: turbolenta discesa dalla montagna russa. Franco ‘il Barone’ Causio, in vetta ad un castello gonfiabile bianconero, tuona come Thor dall’alto delle sue mirabolanti 446 presenze. Alla Juve non servono solo nomi da copertina ma veri supereroi calcistici, con cuori d’acciaio e nervi di tungsteno. Quelli capaci di subire urti, non tanto della maglietta, che al massimo è XXL o sventolante ai venti di Torinese – ma dell’annata stile montagne russe con più curve che il circuito di Montecarlo.
In un angolo, il povero Vlahovic sembra un naufrago su un gommone sgonfio, con un pensiero fisso: “Conceiçao, eh no, amico mio, tu sei più un Cenerentolo senza la scarpetta d’oro, manca pepe e sale!”. Nel teatrino di mercato avviene solo un colpo finora. Causio, scrollando le spalle come un’alta marea, sussurra che ci vorrebbe qualcosa in più per illuminare le notti bianconere, come una lampadina da 1000 watt.
Lo show continua! Quando il sipario scende, non vediamo l’ombra di quei calciatori che entrano e ribaltano il risultato come il più abile dei giocolieri al circo. E occhio, che Inter e Napoli hanno già comprato il popcorn: la Juve deve prepararne di fresco, altrimenti si ritrova, suo malgrado, a chiudere il baraccone della speranza calcistica senza troppo clamore.