Quando il calcio diventa un film thriller…

Ah, amici del pallone, preparatevi a una storia che neanche Alfred Hitchcock avrebbe potuto scrivere. Immaginate di essere un calciatore della Juve nel lontano 1985, pronti a sfidare i mitici Reds di Liverpool per il titolo di campioni d’Europa. Invece, vi ritrovate in una specie di film dell’orrore, con orde di hooligan invasati più di un attaccante a secco di goal!

Massimo Bonini ricorda quei momenti come se fosse ieri. Manco il tempo di infilare le scarpette e inizia il delirio. Negli spogliatoi arriva gente che sembra sfuggita da un set di guerra: c’è chi è spaiato, chi smarrito, e chi non sa se è stato segnato un gol o una meta. Il clima è più teso di un elastico strappato, e i giocatori sono ignari protagonisti di un incubo a 90 minuti.

E così, tra un dribbling e un tackle, la partita si gioca. La coppa viene sollevata mentre la tragedia resta un’indelebile eco nei cuori. Scappano in Australia per cercare di trovare pace, ma l’oceano non è abbastanza grande per cancellare il dolore. A volte il calcio è spettacolo, altre una sceneggiatura da brivido. Ed è nella realtà che il match più duro viene giocato, con la promessa di non dimenticare mai.