Giovani predatori in ritiro tedesco…

Immagina uno di quei film in cui una mega azienda di abbigliamento sportivo rapisce giovani promesse del calcio e li rinchiude in un campus supersegreto. Ecco, la Juventus ha spedito il suo giovane drappello proprio nel quartier generale della adidas, a Herzogenaurach! Tra questi, spicca Alessandro Pietrelli, l’ultimo acquisto divino che sembra l’ibrido perfetto tra un grizzly e una Ferrari.

Pietrelli, classe 2003, è entrato nel mondo Juve con l’energia di un tornado, trasferendosi dalla FeralpiSalò per diventare la nuova calamita dell’attacco bianconero. Non appena sbarcato, ha cominciato a stupire il pubblico come un giocoliere del circo. Dopo aver fatto il giro di Serie B e C con 27 presenze e un ventaglio di trucchi a sua disposizione, ha segnato due missili e un assist che farebbero invidia alla NASA, portando il sorriso sul volto di Brambilla più velocemente di un goal scudetto.

Nato come seconda punta, Pietrelli è stato plasmato da Brambilla in un corridore iperattivo sulla fascia destra, una specie di formula uno con scarpini da calcio. Il suo metro e novantaquattro lo rende un faro nella nebbia, resistendo ai contrasti avversari come una quercia centenaria. Con Weah e Kostic pronti a far le valigie, Pietrelli potrebbe essere la rivelazione che illumina la via bianconera verso successi stellari, mentre i compagni lo osservano come se fosse una nuova stella di Hollywood tutta da scoprire.