Juve nel dilemma tra mercato e talento nascente…
Alberto Costa è come quei piatti misteriosi che ti servono al ristorante: all’inizio sei incerto, ma poi ti convinci e non riesci più a smettere di ordinarli. Sorpresa è il suo marchio di fabbrica! Quando è arrivato a Torino, qualcuno si chiedeva se fosse il nuovo portiere o un rinomato cameriere del bar della Continassa. E invece, è bastato poco per dimostrare il suo valore: un Carlos Santana del calcio, pronto a scuotere gli animi a suon di dribbling e tattiche esplosive, anche se inizialmente è rimasto impigliato nella rete delle panchine, tanto che la Juventus ha pensato di usarlo come talismano contro le sconfitte!
Con l’arrivo dell’allenatore Tudor, il cielo si è schiarito per il nostro eroe. Durante una partita spettacolare con la Lazio, Alberto si è mostrato al mondo come uno di quei gianduiotti che scopri nel cappotto nella fredda stagione invernale – una dolce sorpresa che ti rigenera. Tudor ha scoperto in lui quasi un compassato ambasciatore del calcio, capace di attaccare, difendere e magari anche preparare un buon caffè a metà tempo. C’è solo un problema: il mercato è come un cane affamato pronto a spolpare ogni osso di talento. E lo Sporting Lisbona sembra intenzionato ad offrire un banchetto succulento pur di riportarlo a casa.
Ma mentre la Vecchia Signora si gratta la testa pensando alla proposta dei portoghesi, l’ombra del bilancio incombe come una nuvola minacciosa pronta a far grandinare decisioni. Li conviene incassare i 20 milioni e lasciar partire Alberto, oppure tenerlo e attendere che fiorisca come il basilico sul balcone di mammà? Insomma, la Juve sarà capace di rinunciare a una certezza nei corridoi del pallone solo per fare space nel caveau? Ai posteri (bianconeri) l’ardua sentenza!