Kenan Yildiz: dal salone al campo senza distrazioni…

Immaginate di avere il potere di trasformare una palla di plastilina in un’opera d’arte vivente. Benvenuti nel mondo di Kenan Yildiz, il giovane artista del calcio, che sta plasmando la sua strada verso il pantheon dei grandi bianconeri. Come un moderno MacGyver del pallone, usa la sua abnegazione per far esplodere in campo un talento troppo grande per essere spiegato con una semplice equazione calcistica. Con addosso il numero 10 della Juve, che pesa più di un armadio della nonna pieno di servizi di porcellana, Yildiz è consapevole che la perfezione non si raggiunge rilassandosi, neanche in vacanza!

E quando i riflettori del mondo si spengono, dove va Kenan? A casa, ovviamente! Ma non a piantare gerani o ad appendere quadri storti: lui si rifugia a Ratisbona. Lontano dall’orbita delle stelle mondiali, torna alle radici, come un Superman che si concede un volo tra le tranquille campagne. Queste vacanze non le chiama “ferie”, ma “strategiche ritirate” con famiglia e amici, perché nessun calciatore nasce dal nulla. Così, Kenan si assicura che i suoi piedi restino saldamente ancorati a terra, anche quando le sirene dei top club cantano dolci melodie nel vento.

Ed ecco che riemerge di nuovo, lisciandosi la chioma più lucente del prato dell’Allianz Stadium, una sosta dal parrucchiere torinese famoso per tagli che rispettano le leggi del vento d’alta quota. Chissà se, dopo che Allegri lo mise al bando dai mullet lunghi, Kenan ha tirato uno sguardo nostalgico sulle sue vecchie foto con chiome ribelli. Poi via, via, volando verso il sole della Spagna! Con il suo fido amico Dean Huijsen, in un quadretto che farebbe impallidire le foto da cartolina, in barca a Marbella, abbozzando strategie come due vecchietti al parco mentre nutrono i piccioni. Ah, che vita quella del calciatore!