Un mediano trasformato in leggenda…
Anche la Vecchia Signora si fa le unghie, cercando di aggiudicarsi non un semplice calciatore, ma un polipo brasiliano che corre come un ghepardo e sradica la palla come il giardiniere con le erbacce. Sì signori, parliamo di Andrè: attualmente un instancabile motorino del Wolverhampton ma con la maglia bianco-nera nel destino. Il Boss Comolli, con uno sguardo da furfante e una lista traboccante di promesse calcistiche, stringe mani e tira somme, sperando di portare questo giovanotto al servizio di Tudor, che già si sfrega le mani al pensiero.
Nato come attaccante, Andrè ha subito più trasformazioni di un Transformer sotto steroidi: dalla prima linea d’attacco del Bahia al cuore del centrocampo del Fluminense, un vero e proprio camaleonte del pallone! Il segreto del suo successo? Parola chiave: adattamento. Proprio come l’esperto navigante che conosce le correnti del mare, Andrè si è spostato lì dove il vento è più favorevole mostrando una maturità imbarazzante per la sua età.
Dietro al suo sorriso da copertina e ai sui muscoli cesellati, si cela la determinazione di un ragazzo che ha trasformato le strade polverose di Ibiritaia in un campo di allenamento per i sogni. Non c’è cedimento per Andrè: la sua umiltà è tale che il suo agente potrebbe brevettarla come una nuova forma di energia rinnovabile. Bambini di tutto il Brasile lo guardano con ammirazione e sognano, come lui, di fare il grande salto dal barro al calcio che conta. Andrè è già una stella e oggi, con la Juventus che scalpita, potrebbe brillare ancora di più. È solo una questione di ore… o di un dribbling ben riuscito!