Vlahovic e Juve: guerra fredda sul contratto…
Torino – Nel teatro calcistico di Torino, Vlahovic è l’attore principale di un dramma che nemmeno Shakespeare avrebbe osato scrivere. Tra di lui e la Juventus, c’è più tensione che tra il cappuccino e il cornetto al bar. Il serbo, proprio come un equilibrista su un filo sottile fatto di milioni, riflette sul suo prossimo spettacolo e sulle cifre che potrebbero far cadere quell’equilibrio. L’entourage di Vlahovic grida “10 milioni o niente!”, come se stessero negoziando il prezzo d’una rarissima truffle al mercato. Ma la Juve dice, “ragazzi, quei 12 milioni finali ce li teniamo stretti!”. Si prospetta un braccio di ferro degno delle Olimpiadi del calciomercato.
Nel frattempo, Gonzalez sta già facendo le valigie, pronto a lasciare Torino in stile The Great Escape. La Juventus, intanto, muove pedine come in una partita di scacchi dove il tempo è denaro. I milioni che potrebbero uscire dalle tasche del club in caso di addio di Vlahovic somigliano ai famosi saldi estivi per cui gente perde la testa: se li perda chi può. E mentre il caos regna, si pensa già a come riempire le panchine degli aeroplani in partenza.
Nel lontano orizzonte, Kolo Muani emerge come l’uomo del mistero, con le sue valige pronte e gli occhi fissi sul cielo di Torino. Tuttavia, il suo arrivo sembra una telenovela infinita, con colpi di scena degni di un film d’azione. Dal PSG, infatti, tutto tace. Ma la Juventus è determinata: prima si sciolgono i nodi, poi si vola verso nuovi obiettivi. E il Chelsea? Occhi altrove, perché con Delap e Joao Pedro, sogna di più forte sotto una pioggia di stelle nel calcio mondiale.