Da Berlusconi alla Juventus: il viaggio di Modesto…
Gente, tenetevi forte mentre saliamo sulla giostra delle decisioni clamorose! La Juventus ha strappato dalla sua bacchetta magica il nome tanto atteso: François Modesto, l’uomo che sa tutto del calcio italiano anche se non ha mai fatto il giro delle sette meraviglie. Damien Comolli, il maestro della scatola dei biscotti del calcio, ha puntato su di lui come si punta su un cavallo da corsa che ha mangiato le carote giuste. Ribalta e Ottolini a questo giro restano nel limbo calcistico, mentre Modesto va a riempire le caselle bianconere come Tetris impazzito.
Chi è questo Modesto, vi chiederete? Non è uno chef stellato, ma ha cucinato piatti straordinari nel passato con Cagliari e Monza. Prima, un giovane che a Bastia veniva scrutato come un UFO da Cellino, galleggiava tra i campi con Deschamps al Monaco e si è visto distribuire saggezza geografica da Marinakis. Collezionista seriale di esperienze all’estero, tra il Partenone in Grecia e le Nottingham ales inglesi. È stato corteggiato da Roma e Milan come avrebbero fatto due nobili dame del Medioevo, ma alla fine ha scelto di ballare il tango con la Vecchia Signora.
Ma il suo curriculum non finisce qui! Modesto ha studiato da vicino sotto il prof di calcio Galliani, al Monza. Ha sfornato decisioni brillanti come un nonno d’acciaio con una pipa in mano. Tra queste, c’è la scoperta della perla Palladino e la cessione di Di Gregorio alla Juventus per una somma che farebbe impallidire uno sceicco. Con i suoi acquisti vincenti come Carlos Augusto e le sue scommesse forti, Modesto ora è pronto a ritagliare il proprio spazio a Torino come artista del calcio, muovendo le leve tra dirigenza e campo come un direttore d’orchestra con la bacchetta d’oro.