L’ex bianconero predice un nuovo ciclo epico…

Blaise Matuidi è come il proverbiale camaleonte del calcio: cambia squadra, cambia direzione, ma il suo spirito resta inconfondibile! Dalla sua paradisiaca poltrona a Miami, il nostro Blaise contempla la Juve di Comolli e Tudor come un poeta che ammira l’orizzonte. Con la stessa eleganza di un fenicottero rosa sulle punte, decanta i giovani futuri di David e Kolo accanto a Yildiz, come se stesse guardando nei fondi di una tazza di caffè ballerino. Immaginatevi l’incredibile opera d’arte che potrebbero dipingere questi giovincelli in bianconero!

Un giorno, Matuidi ha calpestato i prati torinesi, e non era un episodio della Disney, ma pura magia calcistica! Arrivato candidamente dal PSG, è stato accolto come un Cantante Mascherato nel mondo reale. Il mister, Max Allegri, era il regista dietro le quinte, come un simpatico papà nei racconti della buona notte. Matuidi racconta con entusiasmo di quel primo giorno, paragonando la Juve a un castello delle meraviglie calciatore-dai: epico, mastodontico e con un’impressionante aura di storia e grandezza!

Per il nostro blasonato Blaise, Allegri non è solo un allenatore che gioca a calcio in pantofole, ma una figura paterna che colpisce come il vento su una palma da cocco. E mentre la Juve cerca di ritrovare la sua identità con il nuovo libro di formazione giovanile, Matuidi, come un nostromo esperto, continua ad intravedere maree di successi sulla riva del futuro. Ma attenzione, tifosi bianconeri, perché la previsione di Matuidi potrebbe avere la stessa velocità di un panoramic tour in mongolfiera!