Un viaggio tra passato e presente juventino…

Amici del pallone e avventurieri del calcio in poltrona, allacciate le cinture perché stiamo per decollare nel meraviglioso mondo dei ricordi con Fabrizio “Penna Bianca” Ravanelli! Siamo nel magico 1996, quando la Juventus fece il botto contro l’Ajax e si portò a casa la Champions League. Ricordo un po’ come quando il topo riesce a rubare il formaggio davanti al gatto: un’impresa epica! E chi ha messo il primo tassello nel mosaico della gloria? Il nostro Ravanelli, sfrecciando sul campo come uno di quei razzi di cartapesta dei film di fantascienza degli anni ’50!

Ebbene sì, anche se la macchina del tempo si inceppa ogni tanto, Ravanelli ci riporta a quella notte all’Olimpico di Roma, una partita talmente vibrante che persino il Colosseo tremava per l’emozione (o forse erano i tifosi che saltavano troppo forte). “Oh, che emozione ogni volta che riguardo il mio gol!”, dice il Penna Bianca. Un gol che è come quei momenti in cui Ti svegli e ti ricordi di aver fatto un sogno fantastico. Anche a distanza di anni, quella telecronaca e quell’atmosfera sono diventati mitici, un’avventura scritta col gesso sulle lavagne dei sogni calcistici.

Ma torniamo al presente: Ravanelli guarda la Juve di oggi e scuote la testa come un nonno che racconta i tempi d’oro dei bei vecchi tempi. Dice che c’è un divario tra quella Juventus e quella di oggi grande come una pizza a forma di pallone. Ma non tutto è perduto, cari juventini! In fondo, ogni grande squadra ha i suoi alti e bassi, un po’ come un ottovolante di emozioni. Chissà, magari un giorno un nuovo “Penna Bianca” ci farà tornare a sognare sotto le luci dello stadio!