La saga infinita del Tormento Bianconero…
Torino — Ecco Dusan Vlahovic, il Nostradamus del calcio, che contempla il fiume del mercato trasferimenti con un’espressione degna di un quadro di Leonardo da Vinci. L’uomo che la Juventus ha acquistato per essere il Re Mida del gol, ora si trova a vivere un’ultima stagione dal sapore agrodolce da panettone avanzato. L’affiatamento con la Juve è come una telenovela messicana: proprio quando sembra finita, arriva un colpo di scena.
La Vecchia Signora ha dichiarato di voler abbassare i costi, e chi meglio di Vlahovic con il suo stipendio da sultano può rappresentare l’outlet perfetto? Peccato che da luglio, il suo stipendio farà impallidire perfino le colonne del Colosseo: 12 milioni di euro, un importo che potrebbe finanziare la resurrezione dei panda. La Juventus lo considera un peso più grande di un baule sui tacchi, e nel gioco di pro e contro, il serbo si trova nella posizione di calamita ambulante per offerte da mezzo mondo.
Anche il Fenerbahce si è fatto avanti, sperando di tirare il numero 9 nel triangolo delle Bermuda della Super Lig turca. Ma a Vlahovic, il richiamo dei muezzin non sembra bastare per far breccia nel suo cuore calcistico: anzi, lo trasforma ancora di più nell’Orfeo disperato, indeciso se seguire le sirene o restare sulla sponda, sperando in un’alternativa più a suon di Champions. La giostra che ruota insomma è piena di luci, ma per ora, Vlahovic rimane con i piedi ben saldi a terra e una valigia piena di speranze sotto il braccio.