Kolo Muani batte Vlahovic al calcetto del mercato…

A Torino, la Juve sculaccia le sue priorità come nonna sculaccia i nipoti disobbedienti: servono gol come pane per una bruschetta romana! Se la Juventus fosse un calzino, direi che ha bisogno urgentemente di un rammendo, e chi meglio di un attaccante vivido per rincalzare la truppa? L’anno scorso i tifosi hanno più rimpianti che biglietti per lo stadio: se Kolo Muani fosse arrivato con il suo jet pack già a settembre, magari avremmo visto meno espressioni di Vlahovic da “ma che ci faccio qui?”. Al quartier generale della Continassa, il nuovo boss Damien Comolli si è già rimboccato le maniche e sta per dare il via alla musichetta del mercato, come un DJ al rave party di Capodanno.

Nel backstage del calciomercato, Kolo Muani fa la sua entrata trionfante, con tanto di mantello e scettro, acclamato da Igor Tudor che lo ha incoronato re del reparto offensivo. Nemmeno Allegri con il suo tatticismo nordico poteva fermare queste scelte da manuale lirico! Kolo giura amore eterno alla Signora e non vede l’ora di scendere in campo in Champions League, pronto a segnare come se non ci fosse un domani.

Tuttavia, l’euforia deve trovare un equilibrio. Con Vlahovic ormai attratto da sirene spagnoleggianti (paella assicurata), il sospirato partner d’attacco deve ancora emergere come una stella cometa. Mentre il vero dilemma è degno di un film di Hitchcock, spunta Jonathan David dal baule come un mago da un cappello. Sarà lui a duettare con Kolo, facendo volare i palloni nella rete? Seguiranno aggiornamenti, sperando che la Juventus finisca per segnare più gol di quanti ne abbia concessi nella serie “Soffice Imperialismo” su Netflix.