Il vento francese soffia forte a Torino!…
Udite udite! Sotto il cielo della Mole, John Elkann, l’eroe bianconero in giacca e cravatta, rimescola le carte della Juventus come un prestigiatore con un mazzo di carte insolitamente grande. Con il suo pizzico di magia manageriale, ha chiamato a rapporto un casting internazionale che neanche Hollywood: da Damien Comolli che placa le passioni francesi con un accento alla Platini, a Chiellini, che sembra un giglio in un mare di gigli! Un vero e proprio Lo Show dei Record… ma in giacca e cravatta.
Dal fatidico novembre del 2022, la Vecchia Signora è diventata una pista da ballo per direttori generali, allenatori e presidenti: Agnelli è fuori, Comolli è dentro, e Thiago Motta suona la musica. È una samba a ritmo di Juventus! La domanda che serpeggia tra i tifosi bianconeri è: “Ma questa rivoluzione, dove ci porterà?”. Elkann, il nostro moderno Gulliver tra i lillipuziani del calcio, sembra dire: “Tranquilli, sono un Agnelli e ci so fare!”.
Con il sorriso da monatto, Elkann gestisce 2,6 miliardi di dollari, decimale più, decimale meno, come un ragazzino spende la paghetta per le figurine Panini. La sua sfida? Riportare la Juventus al top. O forse gli piace solo il brivido del fantacalcio a livelli stratosferici. Del resto, come diceva il buon Keynes, il futuro non è poi così lontano se sai costruire i ponti giusti… e Elkann è pronto a far passare la Juventus su di essi a suon di capitali come un treno-razzo interstellare!