Guanti, cross e misteri sulla panchina bianconera…

Immaginatevi un ex calciatore dell’epoca d’oro della Juventus che, con il cuore in mano (e forse anche una gamba di riserva), si congratula con il suo amico fraterno Igor per aver portato la Vecchia Signora in Champions League come un treno ad alta velocità. Paolo Montero fa il suo ingresso da star al torneo di golf intitolato alla leggenda Vialli e Mauro, sventolando grandi complimenti come fossero trofei scintillanti.

Nel mezzo delle buche e dei fairway, Montero non ha paura di tirar fuori la sua anima bianconera. “La mia generazione si toglierebbe un braccio per la Juve”, confessa. E non è certo un eufemismo: secondo Montero, nello spogliatoio bianconero c’erano leader che avrebbero potuto convincere anche una statua a tifare. Gli antichi dei del calcio come Del Piero e Conte erano gli eroi di cui parla, uomini che vestivano la maglia come fosse un’armatura medioevale.

Mentre i fan fantasticheranno su chi siederà sul trono della Juventus il prossimo anno, Montero dribbla la questione allenatore come il miglior centrocampista. Con un pizzico di mistero, indica Conte come serio candidato, salutandolo come un ex artista del pallone e allenatore di terre conquistate. In conclusione, il gran consiglio che Montero lascia è di godersi la suspense… come una partita a golf a colpi di cannonate!