Il Re Leon racconta la vita con Conte…
Era il 2013 quando Fernando Llorente, con criniera degna di una pubblicità di shampoo, sbarcava a Torino come rinforzo segreto della vecchia signora. Mentre tutti recentemente erano ipnotizzati dalla danza del baldo Carlitos Tevez, El Rey Leon si stava mettendo in silenzio in posa, aspettando il suo momento evangelico per ruggire come una lavatrice in ciclo di centrifuga.
Llorente, raccontando i suoi giorni da Indiana Jones calcistico, ci parla di Antonio Conte come un mix tra un coach dei Cani Sciolti e il leader dei Puffi. “Conte ti ammazza”, dice, ma in senso buono, con quel sorriso che potrebbe convincere anche una zanzara a diventare vegana. Alla Juventus, il suo influsso era tale che persino gli zebedei degli zebedei iniziavano a calciare il manto erboso, tanto che dopo tre panchine, il nostro eroe firmò un gol salvifico contro il Verona, quello di cui parlano ancora oggi le vecchiette al mercato del pesce.
Ma non di solo calcio vive l’uomo! Durante un evento stile Woodstock del padel, mentre Llorente avanzava con la grazia di un giraffa su pattini, ci ha dimostrato che anche nel padel, lo spirito calcistico resiste. Con Diego Perotti a fare coppia, ha vissuto una battaglia epica degna di Ulisse contro i Proci padelestici. Un’altra dimostrazione che, quando i calciatori si mettono in testa una cosa, non sono solo bravissimi, ma anche dannatamente competitivi. ‘Sa di sana follia!’ avrebbe detto l’oracolo del pallone.