Patrice rivela i segreti della cucina bianconera…
Immaginate Patrice Evra, un guerriero dei campi di calcio già temprato sull’Ergastulum di Old Trafford, che arriva a Torino e scopre che correre 15km durante una partita è praticamente equivalente a una scampagnata domenicale! Come se non bastasse, il giorno dopo è già tempo di scarpinare per altri 15km. Rilassati? No, direi più un triathlon vestito di bianconero, altro che vacanza in Riviera!
Pare inoltre che alla Juventus il termine “controllo” abbia raggiunto livelli supereroici degni di un fumetto: i calciatori, come supereroi in incognito, erano sorvegliati da computer più zelanti di un centurione romano. Alla fine, anche il sonno era monitorato: un aggeggio dal nome minaccioso controllava quante ore Ercole in shorts passasse tra le braccia di Morfeo. Patrice Evra, il 007 della Juventus.
E mai dimenticare l’episodio in cui la pasta alla carbonara divenne un nemico mortale! Nel ristorante della Juve, anche le cameriere sapevano che dovevi correre il giorno dopo e i sussurri dietro le quinte dicevano che il menù era colorato come una ruota dei colori, con porzioni verdi grandi quanto l’ombra di una formica. Chissà quante stelle Michelin? Ma sicuramente una vita sotto il severo occhio di “chef” Allegri!