Il match Juventus-Udinese spiegato da Igor Tudor…
Immaginatevi un sergente di ferro che esce da una buca così profonda che nemmeno Indiana Jones avrebbe avuto il coraggio di entrare. Ecco, quello è Igor Tudor con la sua Juventus! Dopo un rocambolesco pareggio con la Lazio, il prossimo episodio di questa soap calcistica vedrà i bianconeri affrontare l’Udinese. Con due vittorie, scampanelleranno alla porta della Champions League come postini della fortuna, e Tudor, con il suo solito stile alla Clint Eastwood, sa che il pallone deve rotolare verso la vittoria.
Durante la conferenza stampa, Tudor sembrava più un prestigiatore circondato da voci di mercato e infortuni che un allenatore in una normale conferenza stampa. Una magia qui, una scivolata lì, il nostro uomo spiega candidamente che non prepara piatti per aiutare l’avversario: “Gatti potrà solo graffiare come l’ultima volta!”. Quanto alle grane sulla panchina, proprio come un panda da gestire, Tudor suona la carica, vivendola al massimo, soffrendo, ma sempre con lo sguardo all’Udinese. Guy Ritchie ci avrebbe girato un film!
In vista della sfida, Tudor si sente come il Cyrano del calcio; non inferiore a nessuno! La sua filosofia per le ultime curve di questo Gran Premio di Serie A? Giocare con passione e forse un po’ di follia, assaporando ogni calcio che vola verso il cielo. Perché il destino calcistico è una danza che richiede forza, difesa, e un bel gol al momento giusto. E mentre la palla rotola, tra una sofferenza e un sorriso, è così che si gusta l’essenza del calcio. E alla fine, chi bisogno di Harry Potter quando hai un Igor Tudor?