Intervista all’ex bianconero sui ricordi…

Accendiamo i motori della macchina del tempo, e voliamo al futuro per una ‘Juventus che scotta’: Rui Barros, l’indimenticabile “Formiga Atômica”, immagina una Vecchia Signora pronta a tornare come una fenice tra le grandi d’Europa. L’ex bianconero non ha dubbi: la dirigenza si darà da fare per scrollarsi la polvere e scendere in campo come leoni in una giungla Champions, pronti a fare razzia di trofei!

E dai soprannomi da supereroe da fumetto, Barros ci porta in un flashback dove il giovane Rui si trasforma alla Juve! Un vero ‘Ratinho’ dalle lunghe chiome, finché Boniperti non lo conduce dal parrucchiere per una rasata simbolica e, puff, ecco il giovanotto accettato da Zoff, come se fosse stato catapultato in una famiglia di leggende calcistiche. Dino Zoff, l’elegante gentleman del calcio, è il degno Alfred di questa storia batmanesca.

Come se non bastasse, la leggenda portoghese ci racconta del suo gol del secolo nella Supercoppa contro l’Ajax di Cruijff, il re dei dribbling. Un colpo da maestro che nemmeno il Capitano America avrebbe potuto imitare! Tra una marea di ricordi e aneddoti indimenticabili, Barros salta da un allenatore all’altro come Spiderman tra i grattacieli, imparando da ognuno come se fossero saggi maestri di una scuola di calcio magica!