Momenti di riflessione e infortuni calcistici…
Federico Gatti, armato di casco e katana, pare proprio abbia capito che le vie del pallone sono infinite ma spesso piene di sassi — nel nostro caso, sotto forma di infortuni! Dal pulpito di Coverciano, come un vero condottiero medievale, incita le truppe bianconere a serrare le fila per questa battaglia calcistica. Si dice scontento di una Juve che zoppica più di un trapezista monopedico ma promette sangue, sudore e magari una o due parabole spettacolari. La corsa al quarto posto è come quel famoso sette bello: alla fine, chi lo pesca vince tutto!
Nonostante il suo attuale ruolo da spettatore forzato, Gatti, il Difensore Ninja, ricorda al mondo intero che la sua storia è come un ratto che diventa rockstar. Ogni “no” della sua vita è stato trasformato in un vibrante “sì!” che riecheggia tra i vicoli pittoreschi della cittadina toscana, tra un piatto di pici e un Chianti corposo. Dalle coccole della dolce metà alle bombe tattiche degli allenatori, tutto ha contribuito alla sua ascesa tra le schiere sacre dei guerrieri juventini.
Ma bando alle ciance! La frattura è un’intrusa da schivare, mentre nei pensieri di Gatti risuona l’epica colonna sonora di Rocky Balboa. Tra Bologna e Lazio, la missione impossibile per la Champions incombe come un trabocchetto degno del miglior ispettore Clouseau. Occhio, Gatti! Che la fortuna del campo torni a sfiorarti con il suo tocco magico e che il quarto posto sia alla fine più dolce di un gol al novantesimo!