Un fischietto da big match tra Roma e Juventus…

Nel teatro dell’Olimpico, sotto i riflettori invadenti come gli alieni del cinema anni ’50, Andrea Colombo ha vestito i panni del maestro di cerimonie. È lui l’uomo in nero che vola sopra le polemiche con la grazia di un acrobata del circo. Fin dal primo fischio, Colombo si è destreggiato come un equilibrista sulle corde della correttezza disciplinare, tanto che i cartellini sembravano più guide Michelin che ammonizioni reali!

La manata di Cristante sembrava a prima vista uno di quei grandi gesti teatrali degni del miglior attore di soap opera, ma Colombino nostro ha ben visto che si trattava di una carezza fra amici, non un invito all’espulsione. Sulla diatriba del rigore mancato, Kelly ha provato a trasformare il suo braccio in Houdini, sparendo proprio mentre il pallone arrivava sibilando come un treno sferragliante: niente sancchi rigori questa volta!

Passiamo al secondo tempo: Renato Veiga si è cimentato in una spinta che avrebbe reso orgogliosa una porta da calcio durante un trasloco. Finale di gara avvincente, dove il portiere belga Svilar ha dimostrato di essere tanto abile quanto un ladro gentiluomo, sfiorando il pallone come fosse una piuma e regalando alla Juve solo una spettacolare performance di precisione. Cosa ne possiamo dire? Colombo esce trionfante tra le nubi della polemica e i coriandoli di una conduzione ineccepibile!