La Juventus e i fantasmi dei capitani perduti…

Cosa succede quando Thiago Motta entra nello spogliatoio? Sembra che i leader delle sue squadre spariscano come calzini in lavatrice. L’ultima vittima è Danilo della Juventus. Dopo appena otto mesi di guida Motta, il capitano è finito fuori campo. Gli juventini si grattano la testa chiedendosi dove sia finito l’amato difensore.

Se spulciamo l’almanacco delle imprese di Motta, troviamo una lista di ex-capi banda come Schone del Genoa, che da semifinalista di Champions è diventato panchinaro in un batter d’occhio. Oppure la vicenda di Nzola nello Spezia, dominatore d’attacco che dopo l’esperienza con Motta si è trovato a fare più la riserva dell’uomo ghiacciato che il bomber di giornata!

Persino a Bologna, ciliegina sulla torta Motta-style, Arnautovic ha visto i suoi giorni contati, finendo ceduto come il coltello più tagliente dello scaffale. Ora è il turno della Vecchia Signora di chiedersi: leader o allievo modello? Forse Motta preferisce le marionette ai pupazzi ribelli. Tuttavia, chi può dirlo, la verità giace nascosta tra i tocchi di palla e i soffi di vento nello Stadio Olimpico.